E la bela de Oflaga

Armonizzazione di Bruno Bettinelli

Canto Popolare 
Provenienza: Lombardia



Testo

E la bèla de Oflaga
a catà l'erba se ne và,
la g'à 'l viaggio troppo lungo
la si siede a riposar.

Contrapassa d'un bel giovane
la voleva per ben baciar,
contrapassa d'ùn bel giovane
la voleva per ben baciar.

La và a casa de la so mama
mama mia mi àn baciat,
t'àn baciato niente importa
prendi il lume e và a dormir.

Ma buongiorno signor sindaco
ò una cosa di raccontar,
m'àn baciato la mia figlia
voglio avere sodisfazion.

Soddisfazione ve l'ò già data
vostra figlia tegnila a cà,
non lasiatela per le contrade
a far l'amore coi mìlitàr.

Descrizione

Originariamente nato come canto rituale, veniva eseguito nell'ultimo giorno di carnevale. è in forma mista italiano-dialetto. Questa è una versione della popolarissima ballata che le raccolte pubblicano con il titolo La bionda di Voghera; appare diffusa in tutta la Lombardia ed in altre regioni italiane. Nella nostra stesura il titolo è preso dal paese di Oflaga nella bassa pianura bresciana, tra Brescia e Verolanuova, sulle rive del Mella. Cigole è il luogo dove il canto è stato raccolto. Nella versione brianzola (di Civate) il canto è noto sotto il titolo La bella de Borima e in questo caso il giovane che passa è il re Edoardo mentre la ragazza non raccoglie erba ma acqua. Inoltre sono state trovate altre versioni: nel lodigiano, col titolo La bella filangera, altre molto interessanti a Parre, paese dell'alta Val Seriana. In quest'ultimo testo la madre si reca per chiedere soddisfazione al tenente che giustifica i propri militari del fatto accaduto.