Sono un povero disertore

Armonizzazione di Luigi Pigarelli

Canto Militare del 1835
Provenienza: Lombardia



Testo

Sono un povero disertore,
valicai le mie montagne,
chè Ferdinando l'imperatore
el me ha perseguità.
Dalle guardie io ero seguito,
valli e monti io pur scavalcai,
ma una sera che mi addormentai
mi svegliai incatenà.
Con catene alle mani ed ai piedi,
in progione mi han trasportato:
sono un povero vecchio soldato
e perchè son qui prigionier.
O mio padre perchè tu sei morto
e tu madre perchè vivi ancora;
gemo in ceppi ma non mi ristora
la condanna ch'è senza ragion.

Descrizione

La canzone del disertore è indubbiamente di origine veneta e databile con estrema precisione, in quanto il riferimento a Ferdinando I, imperatore d'Austria che regnò dal 1835 al 1848, ne facilita l'individuazione. La canzone ebbe larga popolarità nelle regione sottoposte al dominio asburgico e fu conservata anche quando il Veneto e la Lombardia divennero parte integrante dello Stato italiano. Non bisogna dimenticare che la scarsa o nessuna cura dei comandi per i bisogni morali e materiali dei soldati generavano nell'animo del combattente un senso di stanchezza, di sfiducia e di ostilità verso le classi dirigenti. Luigi Barzini senior, in una lettera del luglio 1917 indirizzata al sen. Luigi Albertini, scriveva: "Se ogni soldato fosse comperato come un mulo e rappresentasse una cifra, sarebbe meglio difeso, perchè da noi si protegge tutto quello che costa".