Adia a l'Engiadina

Armonizzazione di Cesare Brescianini

Canto d'Autore del 1909
Provenienza: Svizzera
Musica di Andrea Bezzola
Parole di Theobald Gaugler



Testo

Ma bella val, mi’ Engiadina
adieu, sta bain a bun ans vair,
adieu allegra giuventüna,
vus chars cumpagns da tant plaschair,
adieu vus flüms e clers auals
adieu blovs lais e verdas vals.

Meis char pajais, fin tant splendura
sur munts e vals glün’ e sulai
fin tant tras spelma l’En murmura
meis cour, nun ama co a tai!

Descrizione

La lingua principale in Bassa Engadina e in parti dell'Alta Engadina è il romancio. In Alta Engadina viene parlato l'idioma putér e in Bassa Engadina, dove è nato il canto in questione, il vallader, due idiomi reto-romanci. Il ladino engadinese non è da confondere con la lingua ladina parlata nell'Italia settentrionale. A causa della forte crescita nell'ultimo secolo del turismo e della conseguente crescita economica, l'Engadina è stata luogo di immigrazione di gente che non conosce la lingua romancia. Per questa ragione insieme al romancio in questa regione anche lo svizzero tedesco è una lingua molto diffusa, al punto che in alcune parti dell'Alta Engadina rischia addirittura di scomparire (vedi St. Moritz e regione). In Bassa Engadina il romancio è meno minacciato, ma una chiara tendenza è decisamente riconoscibile anche in questa regione. La Bassa Engadina è morfologicamente molto diversa da quella Alta: ha una pendenza ben più scoscesa (tra i 1.610 ed i 1.019 metri), è più stretta e l'Eno, anche conosciuto come Inn (che viene citato nella poesia) ha scavato nel corso dei secoli profonde gole tra le rocce. Una poesia di Andrea Bezzola (1840-1897), un patetico saluto alla amata terra, dalla quale un destino di necessità costringe ad un duro distacco. Questo antico canto d'autore, straordinario per l'armonia e i valori musicali espressi aderenti allo spirito tradizionale è divenuto un classico dei canti ladini. E' l'addio che pensa e rivolge ognuno che emigra dal suolo natale. "Addio mia bella valle addio allegra gioventù addio chiare acque addio a te alta montagna...". Si trovano tracce di un canto Romancio antecedente chiamato "Addieu della Engiadina (Ea Chiatrina Zappa he scrit dal Anno 1828)" di Caviezel, Hartmann (1836-1910) il cui incipit ricorda il tema del distacco del nostro canto "Amos, amedas' da spartir".